[....] "due ragazzotti messicani si avvicinano attratti da Tristessa e rimangono in piedi li' vicino a bere e a parlare tutta la notte, hanno entrambi i baffi, uno è molto piccolo e ha la faccia tonda con le guance simili a pere.... L'altro è più alto, con del fogli di giornale infilati sotto la giacca per proteggersi dal freddo... Cruz si allunga in mezzo alla strada e si addormenta avvolta nel suo cappotto, la testa appoggiata al gradino del marciapiede... Un piedipiatti arresta qualcuno all'imbocco del vicolo, noi attorno alla candela e ai pentoloni fumanti guardiamo senza interesse... Inprovvisamente Tristessa mi bacia sulle labbra, lievemente, il bacio più lieve, più toccante di questo mondo... ne sono davvero sorpreso.... mi sono deciso di rimanere con lei a dormire dove lei dorme, persino se dorme nel bidone dell'immondizia, in una cantina piena di topi... ma continuo a tremare e non m'aiuta a niente stringermi addosso i vestiti... per un anno ho dormito ogni notte nel mio sacco a pelo e non sono più abituato alla comune aria fredda della terra... A un certo momento cado netto giù dalla cassetta su cui ero seduto con Tristessa, finisco sul marciapiede, ci resto... In altri momenti intrattengo lunghe misteriose conversazioni con i due ragazzotti... Che cavolo stanno cercando di dire e di fare?... Cruz dorme per la strada... Ha i capelli sparsi neri nella pietra, la gente lì calpesta... E' la fine. L'alba giunge grigia. "
[...]
"Se solo possedessi il magico Io della prima infanzia quando ricordavo come erano le cose prima che nascessi, non mi preoccuperei ora della mia morte sapendo che nascita e morte sono lo stesso sogno vuoto..."
-Jack Kerouac-
(Tristessa)
...spero che questo piccolo frammento del romanzo, sia gradito..... ora torno a leggere "satori a Parigi" , tanto per fare il conto alla rovescia alla partenza per Paris, chissà se anch' io avrò la mia buona dose d' illuminazione....